Svelato un segreto secolare:

Scoprite il velo invisibile che collega le mani preistoriche alla Dea Madre primordiale e i suoi moderni simboli esoterici.

C’è un segreto che risale a migliaia di anni fa, un velo invisibile che è stato tessuto fin dalla notte dei tempi, collegando le rappresentazioni di mani enigmatiche annidate nel cuore di grotte preistoriche, i riti più occulti e i simboli esoterici delle moderne società segrete? Questo velo simbolico oscura forse un nome, una figura fondante, carica di una storia terribile, la nostra storia?

Assolutamente.

Queste mani isolate, annidate nell’oscurità delle grotte Gargas o Cosquer, sono il primo idolo, l’icona primordiale della Dea Madre originaria, congelata nella sacra posizione accovacciata del parto?

Sì, e queste piccole nicchie, i primi santuari, le prime cappelle dell’umanità, vibravano del suo potere di morte e di rinascita, perché solo lei era venerata come colei che poteva rigenerare il padre degli dei e tutti i morti riportandoli nel suo grembo tenebroso per una nuova nascita.

Perché “sacrificatrice rigeneratrice”?

Per rigenerare i morti, per farli tornare nel suo grembo affinché possano rinascere, poteva chiedere un prezzo: il sacrificio preventivo dei vivi. Vite offerte, bambini e adulti, o, in un’eco macabra, dita tagliate come offerta sostitutiva.

Questa grande dea-madre con il suo terrificante doppio volto, distruttrice e creatrice nel suo ruolo rigenerativo, era anche adorata in questa postura del parto come Fonte dell’acqua, della fertilità e di ogni vita?

Quindi, sì.

I simboli della mano e del triangolo della dea madre Tanit, discendente cartaginese dell’ugaritica Anat, entrambe avide sacrificatrici umane, da cui derivano i simboli pagani della mano araba di Fatma e della mano ebraica di Davide, illustrano e attestano questo significato del simbolo della mano: la dea madre stessa?

Esattamente.

Gli altri simboli sacri – l’Ankh egiziano, il nodo Tyet, il sole nella luna, l’occhio della provvidenza nei culti misterici, i massoni e gli Illuminati – sono tutti direttamente associati al significato profondo del simbolo della mano?

Proprio così.

E il quadrato e il compasso massonici?

L’etimologia ideografica mostra che si tratta indubbiamente del segno di Lilith, l’originaria donna caduta, nel suo simbolo arcaico della civetta, già venerata in questa forma nelle grotte preistoriche.

Quindi questa Dea Madre non è un’ipostasi, una semplice allegoria animista, una vaga personificazione della natura?

In effetti, è la prima donna, la madre primordiale, divinizzata dopo la sua morte. Come hanno dimostrato i miei libri precedenti, le lingue più arcaiche dell’umanità, i geroglifici sumeri ed egizi, e la mitologia che trasmettono, sono un’eredità diretta della preistoria. Queste lingue rivelano il suo nome, la sua vera identità in tutte le sue molteplici forme (Anat, Illythia, Lilith…) e persino il nome scelto dagli Illuminati. Tutti convergono su di lei.

Più in generale, l’etimologia esaustiva fornita per la parola “mano” in queste lingue ci permette anche di comprendere l’intera gamma polisemica del simbolismo della mano e la ragione scelta per ciascuno dei suoi usi, al di fuori del contesto specifico delle nicchie, delle cappelle o dei naos dei templi rupestri.

Avete dei dubbi? Pensate che io sia pazzo?

La storia ha spesso premiato coloro che hanno osato guardare oltre il velo delle apparenze…

La Genesi biblica è incisa nella pietra delle caverne e la sua storia è raccontata nelle lingue più arcaiche dell’umanità?

👉 447 pagine di dimostrazioni, analisi etimologiche, analisi mitologiche e simboliche comparate… parlano da sole

Quindi, per favore, fate silenzio per un momento. Leggete.
Guardate voi stessi.
Perché siete sulla soglia di una rivelazione che potrebbe cambiare totalmente la vostra comprensione della storia delle religioni dell’umanità*.

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IL CULTO DELLA DEA MADRE E IL MOTIVO DELLA SUA RAPPRESENTAZIONE IN POSIZIONE ACCOVACCIATA

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